La Francia guida la classifica europea ma già in molti stati ed ora anche in Italia, sono in molti a scegliere la gallina come nuovo animale da compagnia.
I motivi del suo successo sono molteplici. Vediamone alcuni.
I ricordi un po’ romantici di tempi andati in cui si mangiava l’ovetto fresco o un buon zabaglione sono la molla che molto spesso fa scattare il desiderio di informarsi e saperne di più; da qui in poi è un susseguirsi di sorprese.
Una gallina costa all’acquisto pochi euro, qualche centinaio al massimo se vogliamo degli esemplari di razze particolari o di alta genealogia. Per il mantenimento bastano pochi centesimi di euro di mangime o di sementi al giorno. La gallina però può essere considerata un vero e proprio tritatutto vivente; mangia fino a 200 kg di rifiuti organici (avanzi di cucina) in un anno. Uno smaltimento di tutto rispetto che ci fa anche risparmiare sia sull’alimentazione che sullo smaltimento dei rifiuti. Inoltre i suoi escrementi permettono di avere a costo zero uno fra i migliori fertilizzanti naturali per fiori, giardino e orto di casa: la pollina.
Per allestire un pollaio bastano un piccolo spazio, poche tavole di legno e alcuni mattoni per un costo totale davvero irrisorio. Per chi volesse allestire un pollaio in un terrazzo spazioso, sono in vendita anche delle piccole arche davvero funzionali e di estetica più che apprezzabile.
E’ importante ricordare che il pollaio deve avere una zona coperta (tipo casetta di legno) e una parte esterna recintata dove gli animali possano stare sia al sole che all’ombra.
I “bagni di sole” sono molto salutari e andrebbero sempre garantiti.
Alle galline piacciono molto anche i “bagni di sabbia”; a tale scopo è sufficiente in mancanza della possibilità di accesso a zone con terra, attrezzare una piccola sabbiera simile a quelle utilizzate per i giochi dei bambini.
Le galline amano pulirsi le penne ogni giorno razzolando sulla sabbia e lanciandosela sul dorso con l’aiuto delle zampe e delle ali.
Il fondo del pollaio deve essere naturale (terreno) oppure fornito di un substrato assorbente ed asciutto come la segatura mista a sabbia di fiume o della paglia triturata.
Nelle nostre zone è molto importante che il pollaio permetta di tenere le galline al sicuro dalle incursioni di possibili predatori sia da terra che dall’aria (volpi, faine, rapaci, ecc.).
La vita media varia a seconda delle razze dai 5 ai 12 anni. Le cure veterinarie si limitano nella maggior parte dei casi al controllo dei parassiti e ad alcune vaccinazioni per gli animali allevati a terra.
I pulcini cresciuti come animali da compagnia sono in genere molto docili e confidenti con l’uomo ed imparano a rispondere quando chiamati per nome. Le galline hanno movimenti lenti e tranquilli ed a parte il momento della deposizione dell’uovo sono per lo più molto silenziose; questo è il motivo per cui in genere non vengono allevati galli come animali da compagnia. In molte razze i galli hanno il pregio di piumaggi molto vistosi e gradevoli ma sono anche molto più rumorosi ed a volte un po’ aggressivi specie se confinati in spazi ristretti.
Esistono moltissime razze di galline di taglia, foggia e colori molto diversi fra loro e con una semplice ricerca in internet scoprirete un mondo davvero affascinante.
La razza più diffusa come animale da compagnia è la Cocincina: zampe piumate (sembra abbia i moon boot), carattere molto fiducioso, affettuoso e tollerante. Buona produttrice di uova, è una chioccia molto premurosa ed attenta con i suoi pulcini.
Eccoci qui ad un’ultima importante considerazione: le galline hanno anche un enorme valore didattico per i bambini; sono una delle poche occasioni per fare esperienza diretta della natura “all’opera”. I vostri figli o nipoti resteranno colpiti e affascinati dal loro linguaggio e comportamento, dalla nascita dei pulcini e dalle mille storie che ognuno di noi può raccontare di quei tempi, non poi così lontani, in cui si andavano a cercare i nidi in campagna e le mamme ci insegnavano a capire se un uovo era “ingallato” o a “sperare” le uova sotto la chioccia…
A proposito: vi ricordate quanti giorni deve covare una chioccia per la nascita dei pulcini ???