L’udito è il senso più sviluppato e specializzato del cane dopo l’olfatto.
I cani possono sentire i suoni che giungono da distanze superiori fino a quattro volte rispetto a noi e, inoltre, possono sentire anche gli ultrasuoni, cioè quei suoni causati da vibrazioni ad alta frequenza e che noi non riusciamo a percepire.
A differenza dei fenomeni acustici propriamente detti, le frequenze che caratterizzano gli ultrasuoni sono superiori
a quelle mediamente udibili da un orecchio umano. La frequenza convenzionalmente utilizzata per discriminare fra suoni e ultrasuoni è fissata in 20 kHz. Lo stesso termine ultrasuono (fino a 40 kHz) chiaramente indica ciò che è al di là (ultra) del suono, identificando con suono solo il fenomeno fisico udibile dall’orecchio umano.
E’ questo il motivo per cui gli addestratori usano un tipo particolare di fischietto che emette ultrasuoni, che noi non sentiamo ma che i cani avvertono distintamente, potendo così dare istruzioni anche a grandi distanze senza disturbare.
Nelle varie razze di cane le orecchie possono avere forme molte diverse, ma l’orecchio medio e interno mantengono sempre le stesse caratteristiche ed è solamente la conformazione dell’orecchio esterno che cambia. Le orecchie possono essere corte ed erette o lunghe e pendenti, con molte varianti intermedie.
La maggior parte delle razze che hanno orecchie lunghe e cadenti sono cani da caccia.
Ciò dipende dal fatto che i cani con questa caratteristica hanno un miglior fiuto.
Le orecchie lunghe, quando il cane ha il naso a terra, formano una specie di imbuto che incanalando l’aria facilita la percezione della traccia odorosa. Le orecchie pendenti sarebbero anche più funzionali per raccogliere suoni e vibrazioni provenienti dal terreno, cioè da una piccola preda in fuga. Fungono inoltre anche da protezione per il canale uditivo dall’ingresso accidentale di spighe o spine.
I cani con orecchie diritte hanno un udito più sviluppato ed in particolare una straordinaria capacità di individuare il punto esatto di provenienza dei rumori. Più le orecchie sono alte e ampie, maggiore è la quantità di suoni che riescono a captare. La capacità di muovere i padiglioni auricolari in modo simile ad un radar, verso la direzione da cui proviene il suono, permette di localizzarne con estrema precisione la fonte. Infine la possibilità di muoverli anche in modo asimmetrico permette di fare una vera e propria selezione tra le migliaia di rumori uditi, isolando così quello che più gli interessa. Ciò si rileva estremamente utile ad esempio nei cani da pastore che vigilando sul gregge possono registrare il minimo rumore e captare onde sonore indice di un pericolo.
Proprio come le persone, anche i cani possono avere cali di udito, temporanei o permanenti (per diverse cause) e spesso perdono progressivamente l’udito quando diventano anziani.
La perdita dell’udito nel cane può essere causata da diverse situazioni: tappi di cerume nel condotto uditivo, lesioni al timpano, gravi otiti interne, traumi o incidenti che hanno leso le vie nervose che connettono l’orecchio al cervello, ecc.
Ci sono però anche cani che possono essere più predisposti alla sordità per motivi genetici come ad esempio la sordità ereditaria nei cani Dalmata.
E’ possibile riconoscere la sordità nel cane da alcuni segnali caratteristici: ad esempio il cane si gira dalla parte sbagliata quando lo chiamate o non si gira affatto, oppure scuote la testa troppo di frequente, o ancora non mostra nessuna risposta agli stimoli esterni (suono del campanello, abbaiare degli altri cani, tuoni, ecc.).
Se avete il dubbio che il vostro cane abbia un calo di udito, è importante effettuare una visita clinica al più presto, per evitare che eventuali lesioni possano cronicizzare o diventare permanenti.